Il Napoli supera la Juventus 2-1 allo Stadio Diego Armando Maradona e riconquista il primo posto in classifica con 31 punti.
La squadra di Spalletti offre una prova solida, intensa e continua, confermando l’efficacia del suo nuovo assetto tattico nonostante le numerose assenze. La Juventus interrompe la sua serie utile e resta ferma a 23 punti, ora distante dalle prime posizioni.
La sfida rispetta le attese per ritmo, qualità tecnica e intensità agonistica. I due allenatori, entrambi condizionati dagli infortuni, presentano sistemi simili e cercano di valorizzare velocità e ripartenze. Ne nasce una partita viva fin dai primi minuti.
Un avvio di qualità e la firma iniziale di Hojlund
Il Napoli parte con decisione. La squadra impone il pressing e costringe la Juventus a difendersi bassa. Dopo un’occasione di McTominay al 6’, arriva l’episodio che apre il match: David Neres attacca la fascia destra e serve un cross potente. Rasmus Hojlund anticipa tutti e devia in porta il gol dell’1-0.
La Juventus tenta di rispondere, ma fatica a costruire azioni pulite. Yildiz prova a incidere con le sue iniziative, ma la difesa azzurra mantiene ordine. Il Napoli invece continua a creare, con azioni ben strutturate sulle fasce e una gestione del possesso che mette in difficoltà i bianconeri.
Nel finale di primo tempo arrivano due occasioni per gli azzurri su palla inattiva: Di Lorenzo costringe Di Gregorio alla parata e McTominay colpisce il palo. All’intervallo il vantaggio è meritato.
La Juventus cresce e trova il pareggio con Yildiz
Nella ripresa la Juventus alza il ritmo. Il possesso diventa più fluido e l’ingresso di David apre spazi nuovi. Al 59’ arriva il pareggio: Yildiz serve McKennie, si inserisce in area e riceve il passaggio di ritorno. Il suo tiro è preciso sul palo lontano e vale l’1-1.
La rete produce fiducia nei bianconeri, che continuano a spingere con maggiore continuità. Il Napoli risponde con attenzione e disciplina, cercando di riprendere il controllo della manovra sulle corsie laterali.
La doppietta di Hojlund indirizza il match
Il Napoli non arretra e riprende a costruire gioco. Al 78’ arriva la svolta definitiva. Neres crossa dalla destra, McKennie tenta di liberare l’area ma di fatto serve un assist involontario per Hojlund. Il danese controlla la traiettoria e colpisce di testa da pochi passi: diagonale preciso e 2-1.
La Juventus prova ad allungare la squadra con i cambi offensivi, ma il Napoli resta compatto nei minuti finali. Milinkovic-Savic blocca gli ultimi tentativi senza difficoltà e la squadra chiude con ordine una partita che aveva preso una piega complessa.
Le chiavi della vittoria
Il successo nasce da tre fattori principali:
- Centralità di Hojlund, sempre più riferimento offensivo e incisivo nei momenti decisivi.
- Intensità costante sulle fasce, con Neres protagonista di entrambe le azioni da gol.
- Gestione ordinata della difesa, che contiene le accelerazioni bianconere e limita gli errori nei momenti critici.
Nonostante l’emergenza, la squadra mostra equilibrio e continuità.
Impatto sulla classifica e prossimi scenari
Con questo successo, il Napoli torna in testa e conferma la propria competitività. L’Udinese sarà il prossimo avversario in una gara che richiederà attenzione e continuità.
La Juventus, ora settima, dovrà reagire contro il Bologna per non perdere ulteriore terreno nella lotta alle posizioni europee.
La sfida del Maradona chiude una giornata che rimette in evidenza il valore tecnico della Serie A e ribadisce il ruolo delle big nel definire gli equilibri del campionato.





