Gran sorpresa ai Masters Shanghai 1000, dove in finale ci vanno due “cenerentole”: Vacherot e Rinderknech, che tra l’altro sono anche cugini, ribaltando ogni pronostico. Un epilogo che nessuno si sarebbe aspettato, considerando che Vacherot è numero 204 del mondo e Rinderknech è numero 54.
Un torneo davvero impronosticabile e indecifrabile, sul quale hanno inciso parecchio le condizioni climatiche a dir poco proibitive della città cinese. Ma ripercorriamo il cammino dei due tennisti che, contro ogni pronostico, si giocheranno la finale di uno dei tornei più importanti del circuito ATP.
Vacherot-Rinderknech: la storia della finale Masters Shanghai 1000
Quella di Vacherot è una storia tennistica che merita di essere raccontata. Nella classifica ATP è numero 204 e per di più in questo torneo partiva dalle qualificazioni. Partecipava a questo torneo senza grandi pretese, eppure la sua autostima è cresciuta partita dopo partita.
La sua favola sembrava dovesse fermarsi in semifinale al cospetto di Djokovic, grande favorito, ma il monegasco è riuscito a sovvertire anche questo pronostico. In realtà Vacherot ha approfittato anche delle condizioni fisiche non perfette del serbo, che ha vomitato nel primo set e ha dovuto richiedere più volte l’intervento del fisioterapista. In ogni caso resta la straordinaria impresa di Vacherot, che a 26 anni ha raggiunto da perfetto “sconosciuto” la finale ATP di Shanghai.
Incredibile anche il cammino di Rinderknech, che già ai quarti ha ottenuto lo scalpo di Zverev, numero 3 del mondo. L’altro capolavoro il francese l’ha fatto in semifinale, battendo il ben più quotato Medvedev in 3 set. Ora i due cugini si sfideranno in finale e, comunque andrà, sarà un esito davvero clamoroso.
Il ritiro di Sinner
Il grande favorito del torneo era Sinner, soprattutto dopo la vittoria nel precedente torneo dei Cina Open 2025. L’altoatesino è stato costretto dai crampi ad alzare bandiera bianca ai 16esimi contro Griekspoor al terzo set, una delle tante vittime eccellenti delle condizioni climatiche estreme di questo torneo. Il campione italiano proverà a rifarsi al torneo Parigi Bercy e alle ATP Finals per provare a riprendersi lo scettro di numero 1 del tennis mondiale, scippatogli da Alcaraz.
Perché molti giocatori si sono lamentati delle condizioni ambientali del Masters Shanghai 1000?
Al di là della sorprendente e clamorosa finale tra due cugini “carneadi”, come Vacherot e Rinderknech, questo torneo sarà ricordato per i ritiri eccellenti, ma anche per i tanti malori che hanno colpito i giocatori.
Da Rune a Djokovic, sono davvero tanti i tennisti che hanno criticato aspramente gli organizzatori e le condizioni climatiche del torneo. Ma di preciso cos’è successo? A Shanghai in questo periodo c’è un caldo estremo, che supera i 30° gradi, trasformando le partite in una “lotta per resistere”, come ha dichiarato proprio il finalista Rinderknech.
Altro problema è l’umidità, che rende l’aria praticamente irrespirabile, complice anche l’inquinamento molto elevato in città. Tali condizioni estreme impattano non solo sul fisico del giocatori, ma anche sulla mente. Il tennis è un gioco molto mentale e non avere il pieno controllo delle proprie giocate è sicuramente frustrante.
Queste problematiche hanno posto degli interrogativi in vista del torneo dell’anno prossimo, ai quali sicuramente dovranno rispondere l’ATP e gli organizzatori del Masters Shanghai 1000.
Foto: profilo Instagram Rinderknech



