Benedict Cumberbatch, noto per la sua capacità di trasformarsi in personaggi complessi e profondi, ha superato se stesso in Eric, la nuova miniserie di Netflix.
Interpretando Vincent, un burattinaio afflitto dalla scomparsa del figlio, Cumberbatch dimostra ancora una volta la sua versatilità e talento.
La sua interpretazione ha catturato tutto noi in Redazione non solo per la sofferenza e la paranoia del personaggio, ma porta anche alla luce le sue lotte interiori, rendendo Vincent un protagonista indimenticabile e profondamente umano.
Vincent, creatore di un programma televisivo per bambini, è un uomo che si trova in bilico tra la realtà e l’immaginazione, con il pupazzo Eric che funge da voce della sua coscienza. Cumberbatch riesce a trasmettere questa dualità con una performance che mescola fragilità e forza, offrendo uno dei ritratti più coinvolgenti della sua carriera recente.

Una Sceneggiatura Intensa e Complessa.
La sceneggiatura di Eric, scritta da Abi Morgan, è un intricato intreccio di dramma familiare e thriller psicologico. Ambientata nella New York del 1986, la serie esplora temi come la perdita, la disperazione e la corruzione attraverso gli occhi di Vincent e del detective Ledroit, interpretato da McKinley Belcher III.
La città stessa diventa un personaggio, rappresentando una metropoli decadente e corrotta, dove la giustizia è difficile da trovare e le divisioni sociali sono profonde. Morgan utilizza questo sfondo per approfondire i personaggi e le loro storie, rendendo la narrazione non solo avvincente ma anche emotivamente carica.
Un Affresco di New York, una Città che Riflette l’Anima dei Personaggi.
La New York di “Eric” è ritratta come una città oscura e inquietante, invasa dalla criminalità e dalla corruzione. Le immagini di una città in rovina si riflettono nello stato mentale di Vincent e negli altri personaggi, creando un ambiente che è tanto opprimente quanto affascinante.
La fotografia livida e la regia attenta ai dettagli rendono ogni scena un pezzo di un puzzle più grande, dove ogni angolo della città nasconde un segreto e ogni personaggio una storia non detta. Questa rappresentazione visiva di New York non solo aggiunge profondità alla trama, ma rende anche la serie un’esperienza visivamente coinvolgente.
L’Attualità di Eric: Un Esame di Razzismo e Omofobia nella New York degli Anni 80.
La miniserie Eric su Netflix non solo narra una storia personale di perdita e disperazione, ma esplora anche temi di grande rilevanza sociale e attuale come il razzismo e l’omofobia.
Questi temi, integrati nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, offrono una lente critica sulla società, sia del passato che del presente.
Razzismo: Una Piaga Ancora Aperta.
Uno degli aspetti centrali della serie è la scomparsa di Edgar, un bambino bianco, e come questa tragedia mette in moto una vasta operazione di ricerca. Questo evento mette in evidenza il doppio standard nei confronti delle scomparse di bambini di diverse etnie.
La serie fa un parallelo con un altro bambino scomparso, afroamericano, che non riceve la stessa attenzione mediatica e istituzionale.

Questo doppio standard riflette una realtà storica e attuale, in cui le persone di colore spesso non ricevono la stessa attenzione e giustizia rispetto ai loro omologhi bianchi. La serie utilizza questo confronto per criticare la società che tende a marginalizzare e a trascurare le vite delle persone di colore, sollevando una discussione sulla necessità di equità e giustizia sociale.
La Vita del Detective Ledroit.
Il detective Michael Ledroit, interpretato da McKinley Belcher III, è un personaggio che vive sulla propria pelle il razzismo. In quanto poliziotto nero in una New York divisa e conflittuale, Ledroit affronta non solo le sfide del suo lavoro ma anche i pregiudizi e la discriminazione razziale quotidiana.
Ledroit è costretto a navigare in un ambiente professionale ostile, dove il colore della sua pelle lo rende bersaglio di sospetti e discriminazioni. Questa rappresentazione fornisce un ritratto realistico delle difficoltà che molti afroamericani affrontano, sia allora che oggi, nel tentativo di affermarsi in una società spesso ostile e ingiusta.
Omofobia: La Lotta per l’Accettazione.
Oltre al razzismo, “Eric” affronta anche il tema dell’omofobia attraverso il personaggio di Ledroit, che è anche omosessuale. Negli anni 80, essere apertamente gay era ancora estremamente difficile e pericoloso, soprattutto in ambienti professionali come quello della polizia.
Ledroit è costretto a nascondere la sua sessualità per evitare discriminazioni e possibili ripercussioni sul lavoro. La sua vita è una continua lotta per mantenere la sua identità nascosta, affrontando l’omofobia istituzionale e sociale.
Questa trama sottolinea le difficoltà che le persone LGBTQ+ hanno storicamente affrontato e continuano a fronteggiare, promuovendo una maggiore comprensione e accettazione.
La Rappresentazione del Club The Lux.
Il club “The Lux” rappresenta un rifugio segreto per molti personaggi gay della serie, ma anche un simbolo della clandestinità in cui erano costretti a vivere. Questo luogo diventa un punto focale per esplorare le vite nascoste e le relazioni segrete che si sviluppano in un contesto di oppressione e paura【10†source】.

La serie mostra come luoghi come The Lux fossero vitali per la comunità LGBTQ+, offrendo uno spazio sicuro in cui esprimere la propria identità senza paura di giudizi o persecuzioni. Tuttavia, la necessità di questi spazi nascosti mette in luce la triste realtà dell’omofobia pervasiva dell’epoca.
Performances Memorabili.
Oltre a Cumberbatch, il cast di “Eric” include talenti come Gaby Hoffman nel ruolo di Cassie, la madre di Edgar, e Dan Fogler, che interpreta il miglior amico di Vincent. Ogni attore porta una performance intensa e credibile, contribuendo a creare un mondo realistico e affascinante.
La dinamica tra Vincent e Cassie, in particolare, aggiunge strati di tensione e dramma che arricchiscono ulteriormente la storia.
Un Viaggio da Non Perdere…
Eric è una miniserie che va oltre il semplice intrattenimento. Grazie alla straordinaria interpretazione di Benedict Cumberbatch e alla sceneggiatura ricca e complessa di Abi Morgan, la serie offre un’esperienza profonda e indimenticabile.
Eric non è solo un dramma personale ma un potente commento sociale. Affrontando temi di razzismo e omofobia, la serie ci invita a riflettere sulle ingiustizie del passato e a riconoscere le battaglie ancora in corso oggi. La rappresentazione autentica e commovente di questi temi attraverso personaggi complessi e ben sviluppati rende “Eric” una serie non solo avvincente ma anche profondamente rilevante.
Se siete alla ricerca di una serie che vi tenga incollati allo schermo e vi faccia riflettere, “Eric” è sicuramente da vedere.



