La sezione più avanguardista di Pitti Uomo cambia pelle; a gennaio 2026, Futuro Maschile si presenterà al piano attico della Fortezza da Basso con un allestimento completamente ripensato, firmato da DWA – Design Studio, lo studio milanese specializzato in progetti che attraversano moda, design e lusso.
Non è solo una questione estetica: il restyling degli spazi vuole creare una sintonia visiva con lo spirito dei brand ospitati, amplificandone il carattere innovativo.
DWA ha lavorato per trasformare l’ambiente espositivo in qualcosa di più di una semplice vetrina. L’obiettivo era dare forma fisica a quel dialogo tra tradizione e sperimentazione che caratterizza i marchi di Futuro Maschile – quelli che non hanno paura di mescolare sartoria e tessuti tecnici, heritage e dettagli futuristici. Il risultato promette di essere un percorso immersivo dove l’architettura dialoga con i capi esposti.
Ma la vera novità che porta Futuro Maschile al Pitti Uomo 109 sotto i riflettori è l’introduzione di HiBeauty, uno spazio dedicato interamente alla profumeria artistica e allo skincare indipendente.
Si tratta del primo tentativo strutturato di Pitti Uomo di riportare il beauty all’interno del salone dopo anni di presenza sporadica. Dieci brand selezionati – tra Europa e Asia – rappresentano quella contaminazione tra generi che store e concept store stanno sempre più abbracciando.
L’idea nasce dall’esperienza di Fragranze, l’evento firmato Pitti Immagine specificamente dedicato al mondo della profumeria di ricerca, che a settembre ha registrato un aumento del 34% di buyer internazionali. Antonio Cristaudo, direttore commerciale di Pitti Immagine, ha spiegato che la scelta di integrare HiBeauty nel percorso di Futuro Maschile non è casuale: “Partiamo con una selezione molto precisa di dieci marchi indipendenti con forte distribuzione internazionale. L’area è destinata a crescere, riportando il beauty a Pitti Uomo in modo strutturato.”
L’allestimento immersivo di HiBeauty vuole incarnare quella fluidità di confini che oggi caratterizza il retail più avanzato.
Non più compartimenti stagni tra abbigliamento, accessori e cosmetica, ma un universo estetico coerente dove fragranze e texture dialogano con tessuti e volumi. È la stessa logica che guida Futuro Maschile da sempre: presentare brand che costruiscono guardaroba avanzati fondendo savoir-faire sartoriale, materiali innovativi e dettagli di lusso raffinato.
Tra i nomi presenti nella sezione per l’edizione 109 spiccano Gabriel Stunz, il designer franco-tedesco reduce dalla Fashion Week parigina, insieme a realtà consolidate come Paraboot, Roberto Collina, Faliero Sarti e nuovi arrivi come Hestra e Inis Meáin Ireland. Un mix che conferma la vocazione di Futuro Maschile: essere il laboratorio dove si sperimenta il menswear di domani, senza perdere il legame con la qualità artigianale.
Il rinnovamento degli spazi e l’ingresso del beauty segnano un cambio di passo. Pitti Uomo dimostra ancora una volta di saper leggere i movimenti del mercato, anticipando quella convergenza tra mondi che il consumatore contemporaneo cerca sempre più spesso.




