Il bonus casa con detrazione al 50% per la ristrutturazione della prima abitazione potrebbe essere prorogato anche nel 2026, nonostante la Legge di Bilancio 2025 prevedesse un ritorno al 36%.
La notizia, ampiamente riportata da fonti autorevoli, trova conferma in dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha indicato una possibile proroga selettiva della misura nell’ambito della prossima Legge di Bilancio.
Proroga del bonus casa in discussione per il 2026
Il governo sta valutando di mantenere la detrazione al 50% per chi effettua lavori di ristrutturazione sulla propria abitazione principale, in modo da sostenere il settore edilizio dopo la fine del Superbonus 110%. L’obiettivo è evitare un brusco calo degli investimenti nel comparto delle costruzioni, che potrebbe derivare dall’applicazione del taglio programmato. La decisione finale dipenderà dall’esito della Legge di Bilancio 2026, attualmente in fase di definizione.
Requisiti e limiti per accedere al bonus casa 2026
Per beneficiare della detrazione al 50%, è necessario che l’immobile sia destinato ad abitazione principale e che il richiedente vi abbia residenza anagrafica. Per le seconde case, invece, la detrazione rimarrebbe al 36%.
Un’attenzione particolare va posta al plafond familiare per le spese detraibili, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro, che limita l’importo massimo detraibile in base alla situazione familiare.
Altre agevolazioni in bilico
Oltre al bonus ristrutturazione, sono in discussione anche il Bonus Mobili e il Bonus Barriere Architettoniche, attualmente al 50% e 75% rispettivamente, ma previsti in scadenza a fine 2025.
Non è escluso che possano essere prorogati, ma al momento non ci sono certezze. Il Superbonus, invece, si avvia verso la conclusione definitiva, con l’unica eccezione per le aree terremotate.
Cosa fare ora ?
Chi ha in programma lavori di ristrutturazione dovrebbe considerare di anticipare i pagamenti entro il 31 dicembre 2025: in questo modo si garantirebbe la detrazione al 50%, anche in caso di ritardi o mancata proroga. Tra gli interventi ammessi rientrano anche l’installazione di impianti fotovoltaici e la messa in sicurezza sismica, rendendo ancora più vantaggiosa la tempistica anticipata.


