Il 2025 si sta dimostrando come un anno particolarmente favorevole per chi desidera entrare nella Pubblica Amministrazione.
Sono in arrivo numerosi concorsi che coinvolgeranno sia enti locali sia l’INPS, grazie a un piano assunzioni autorizzato dal Governo; nonostante i vincoli di bilancio, l’obiettivo resta quello di rafforzare gli organici e migliorare i servizi rivolti ai cittadini.
INPS ed Enti Locali: migliaia di posti disponibili
L’INPS prevede di inserire oltre 7.300 nuove risorse entro la fine del 2025. I bandi riguarderanno principalmente profili amministrativi e tecnici. In particolare, circa 1.530 posti saranno destinati a diplomati con funzioni di assistenti ai servizi, mentre i laureati avranno accesso a ruoli di funzionario in diversi ambiti: contabilità, vigilanza, informatica, psicologia e ingegneria.
Accanto all’INPS, anche comuni, province e regioni pubblicheranno bandi per decine di migliaia di posizioni, con richieste concentrate su figure amministrative, tecniche e operatori specializzati.
Titoli richiesti per partecipare
I requisiti variano in base al profilo: per gli assistenti è sufficiente un diploma di scuola superiore, mentre i funzionari devono possedere una laurea triennale o magistrale coerente con la posizione. Per esempio, i posti in ambito economico o giuridico sono riservati a chi ha studiato in queste discipline, mentre per i ruoli informatici servono titoli in informatica o ingegneria gestionale. Profili come psicologi, farmacisti o avvocati richiedono inoltre l’iscrizione al rispettivo albo professionale.
Come e quando presentare la domanda?
Le scadenze cambiano a seconda del concorso: i primi bandi scadranno in autunno, mentre altri si chiuderanno tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026. Le informazioni ufficiali saranno disponibili sul sito dell’INPS e nelle gazzette regionali o comunali. Le candidature dovranno essere inoltrate online seguendo le istruzioni riportate nei bandi. In genere, il percorso selettivo prevede una prova scritta e un colloquio orale.
Le prospettive per i prossimi anni
Il piano prevede che dal 2026 almeno il 15% delle nuove assunzioni avverrà tramite mobilità tra amministrazioni, con l’obiettivo di valorizzare chi già lavora nella PA e ridurre il numero di concorsi straordinari.
Questa politica di rafforzamento segna un passo importante verso la stabilità del lavoro pubblico e la qualità dei servizi offerti.
Una strada sicura per il futuro
Per chi guarda con interesse alla Pubblica Amministrazione, i concorsi restano una via concreta per ottenere un impiego stabile con contratto a tempo indeterminato e diritti tutelati. L’autunno-inverno 2025 sarà quindi un periodo decisivo per mettersi in gioco e puntare a una carriera nel settore pubblico.





